Botta e risposta...

In questa pagina è nostra intenzione dare risposta a tutti quegli articoli apparsi sugli organi di stampa che parlano con toni polemici del nostro progetto.
Abbiamo scelto di utilizzare questo strumento e non gli stessi utilizzati dai nostri concorrenti per evitare di cadere in sterili polemiche che potrebbero solo danneggiare l'immagine della categoria agli occhi dell'opinione pubblica.
Preferiamo, a differenza dei nostri avversari elettorali, che siano solo gli "addetti ai lavori", i nostri colleghi interessati ad avere delle risposte, a poterle leggere. Ovviamente, consentiremo il diritto di replica, laddove lo ritenessero opportuno e lo richiedessero.

Dal Corriere di Caserta del 19 aprile:


RISPOSTA:
Commento rilasciato da Pietro Raucci, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caserta e candidato Presidente della lista “Nel segno della continuità”, alle dichiarazioni dell’ex Vice Presidente dimissionario, Gennaro Martone, pubblicate su alcuni organi di stampa locale.

Caro Collega,
in relazione all’articolo pubblicato sul Corriere di Caserta, che riportava alcune dichiarazioni del dimissionario Vicepresidente, non posso che manifestare le mie perplessità che nascono dalle evidenti contraddizioni espresse dal dottor Martone che, prima auspica “una campagna elettorale portata avanti con stile e toni pacati, in modo da qualificare la figura del commercialista” e appena qualche riga dopo esprime “l’indignazione dei tanti ragionieri in merito ad alcune candidature in quota dottori ”.
A mio avviso è soprattutto con quest’ultima affermazione che il candidato Vice Presidente Martone evidenzia l’utilizzo strumentale, a propri fini elettorali, di una presunta divisione dei commercialisti casertani in due categorie: i ragionieri commercialisti e i dottori commercialisti. Sarebbe forse utile che qualcuno gli ricordasse che l’unificazione delle due categorie è di fatto avvenuta il  1° gennaio 2008 e che è sotto gli occhi di tutti quanto il Consiglio dell’Ordine di Caserta (di cui lui stesso faceva parte e che lui stesso ha sfiduciato per “motivi politici”) ha fatto per realizzare concretamente e nel più breve tempo possibile l’unificazione tra le due ex categorie professionali.
Sul punto voglio evidenziare che il Consiglio dell’Ordine di Caserta si è insediato con circa un anno di ritardo rispetto agli altri Ordini d’Italia.  Eppure è stato tra i primi ad unificare le sedi operative, ad approvare i tesserini d’identificazione, a rilasciare pec identificative gratuite e soprattutto a favorire l’incontro tra i colleghi attraverso la partecipazione alle commissioni  di studio.
È bene fare presente che la partecipazione alle Commissioni non è stata subordinata a particolari esperienze curriculari, proprio a dimostrazione del fatto che esse sono state  innanzitutto  un luogo di incontro, di dibattito, di scambio di esperienze e di confronto tra colleghi. E tale scelta è stata premiata: mai prima di questo Consiglio le Commissioni avevano avuto un tale riscontro sia in termini di partecipazione (con oltre 280 colleghi iscritti) che in termini di risultati, con gli oltre 24 elaborati realizzati  e pubblicati nell’apposita area del sito web, fornendo un importante servizio a tutti gli iscritti.
Dalla lettura delle dichiarazioni dell’ex Vice Presidente  dimissionario Martone si apprende anche che una parte degli ex Consiglieri che ha sfiduciato il Consiglio dell’Ordine lo scorso 15 marzo, è pronta a sposare le linee programmatiche della lista Ferraresi che sintetizzano obiettivi che il Consiglio dell’Ordine da poco sfiduciato ha già concretamente dimostrato di aver realizzato negli ultimi trenta mesi.
Allora c’è da chiedersi: esiste davvero coerenza nelle parole di chi si dichiara difensore degli interessi di una categoria, ma poi sposa principi, obiettivi e programmi che ha ritenuto lesivi della stessa al punto tale da interrompere tutte le attività di un Ordine funzionante, creando solo un gravissimo danno a tutti gli iscritti?
Forse sarebbe opportuno che l’ex Vicepresidente si confrontasse di più sulle azioni che intende da oggi in avanti attuare nell’interesse di tutti gli iscritti all’Ordine, anziché attaccare strumentalmente chi ha concretamente operato nell’interesse dell’intera categoria dei Commercialisti.
Sarebbe altrettanto opportuno che l’ex Vice Presidente e gli altri consiglieri dimissionari, rendicontassero le attività sinora svolte in seno al Consiglio sfiduciato, a cominciare dalle presenze alle riunioni di Consiglio, alle deleghe ricevute e portate a termine, alle presenze alle riunioni delle Commissioni studio alle presenze ai tavoli istituzionali...
 Non certo appaiono opportuni gli attacchi immotivati a colleghi che sono intenzionati a dare il proprio contributo per qualificare ulteriormente l’intera categoria.
Sul punto ritengo opportuno non dare seguito a polemiche inutili, ma piuttosto orientare il confronto sulla realizzazione dei programmi e sulle attività svolte nel corso del mandato: sin dallo scorso 12 aprile, data del deposito della nostra Lista presso gli uffici dell’Ordine, abbiamo reso disponibile per la consultazione (all’indirizzo internet www.listaraucci.blogspot.com) lo stato di completamento del programma di mandato, definito nel 2008, e di tutti gli ulteriori progetti avviati, a conferma della trasparenza che ha sempre caratterizzato il lavoro condiviso da tanti colleghi.
Con la cordialità di sempre.
Pietro Raucci